Archivi del mese: marzo 2009

Vladimir Denissenkov Live al Quirinale

Una notizia che interesserà senz’altro tutti quelli che, durante il concerto di Guido Ponzini del 19 febbraio, hanno apprezzato il virtuosismo e l’energia del fisarmonicista Vladimir Denissenkov.
Domenica 29 marzo, Vladimir suonerà al Palazzo del Quirinale, nell’ambito della rassegna dei Concerti nella Cappella Paolina:
http://www.quirinale.it/palazzo/ConcertiPaolina/Concerto2009-03-29.htm

Il concerto sarà trasmesso su Radio Tre a partire dalle 11.50: buon ascolto!

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Who Watches the Watchmen?

Lo confesso: temevo questo film.
Avevo paura di vederlo, perché (come tanti) ho amato alla follia la graphic novel di Alan Moore; data la proverbiale superficialità con cui Hollywood prende i fumetti, avevo il timore che la complessità di Watchmen fosse ridotta a un’ora e mezza di Kung CGI Fu.
L’inquietudine è salita quando ho saputo che il regista sarebbe stato Zack Snyder, perché devo dire che pochi film mi hanno fatto schifo come “300”.

What's wrong with this picture?

Ora, dichiaro subito la mia impressione finale: il Watchmen cinematografico non è un capolavoro. Non è neanche un brutto film, non è banale né stupido; certi elementi di novità rispetto al fumetto sono ben riusciti. Lo dico senza spoilerare, il complotto che sta dietro all’omicidio di Blake è anche più convincente di quanto non lo sia nel romanzo. La scelta di raccontare la storia degli avventurieri mascherati mediante dei tableaux vivants sui titoli di testa è stata un bell’espediente.
Anche se… Uno dei problemi qui è che alcuni dei sottintesi del romanzo devono essere rappresentati visivamente, quindi in qualche modo esplicitati, spesso perdendo di efficacia. Nel romanzo, Rorschach formula l’ipotesi che Adrian Veidt, alias Ozymandias (l’unico dei Watchmen ad essere amato e ammirato dalla gente) sia gay; nei titoli di testa, lo vediamo in compagnia dei cosplay dei Village People. Nel romanzo, a un party Edward Blake fa una battuta su se stesso e sul suo schieramento politico: “Solo non chiedetemi dov’ero quando hanno sparato a JFK”. Nel film lo vediamo: è nascosto su una collinetta con un fucile da cecchino in mano. Decisamente non si brilla per sottigliezze, qui.

Ho letto che a molti ha dato fastidio la scena di sesso tra Silk Spectre e Nite Owl; in particolare il fatto che duri circa 3 minuti (non posso confermarlo, non stavo cronometrando). A me ha lasciato un po’ interdetto il fatto che quando Dan finalmente riesce a “consumare” dopo un primo tentativo non proprio incoraggiante, la canzone in sottofondo sia “Hallelujah” di Leonard Cohen: se è ironia, è un po’ greve. Se non era intesa in quel modo, è stata decisamente una scelta infelice.
Comunque devo ammettere che c’è un bel po’ di carne esposta. Dr. Manhattan appare in nudo integrale in diverse scene; Dan Dreiberg si fa una passeggiatina notturna a chiappe al vento in stile Mel Gibson; Laurie in generale non nasconde molto delle sue grazie; l’altra carne in bella mostra invece è dalla parte sbagliata, nel senso che parecchia gente viene squartata o esplode allegramente.
Riguardo a questo, il film è piuttosto violento. Quando Dan e Laurie vengono assaliti in un vicolo da una gang, reagiscono facendo un vero macello; gli effetti del potere distruttivo di Dr. Manhattan sono decisamente “grafici”; e naturalmente gli interrogatori del caro, vecchio Rorschach sono una sinfonia per chiropratici.
Ok, maggiori dettagli e qualche spoiler dopo il salto pagina, sempre per non rovinare il divertimento a chi non ha visto il film e/o non conosce il fumetto.
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