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In a Landscape

News da Compagnia Stalk:


Buon giorno a tutti,
il 12 Agosto ci sarà In a Landscape presso La Piazza di Mulazzano per Ermo Colle – fuori concorso.
La musica è di Maurizio e questo è uno dei progetti a cui lui teneva motlissimo.
[…]
Daniele

12 Agosto: In a landscape

ERMO COLLE

PIAZZA DI MULAZZANO – COMUNE DI LESIGNANO – PARMA

h. 21.00

Danza e drammaturgia: Daniele Albanese
Assistenza alla drammaturgia: Loredana Scianna e Maurizio Soliani
Musiche originali: Maurizio Soliani

Questo lavoro si definisce attraverso una particolare struttura e organizzazione di spazio, movimento e suono e nella lettura geometrica del luogo dove si svolge.
Sono stati isolati quegli eventi e meccanismi del vivere quotidiano e urbano che provocano cambiamenti e alterazioni. Abbiamo definito questi meccanismi come Vento, non in senso atmosferico, ma come induttore e motore di cambiamenti e di dinamiche sonore e fisiche.
Come il vento atmosferico anche in questo caso ciò che agisce è invisibile; l’apparire, fisicamente e sonoramente, è il risultato di un passaggio in un paesaggio urbano.

Stalk
Via della Salute, 9
43125 Parma
Italy
E-mail: compagniastalk@gmail.com
Mobile: +393406464567
Stalk_Daniele Albanese
WWW.COMPAGNIASTALK.COM

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Maurizio (agg. 30/06/2010)

Provo un’angoscia enorme nello scrivere queste righe, uno sconcerto abissale al pensiero di dover commentare la morte di un amico.
Devo farlo, perché non riesco a esprimere in altro modo, neppure parlando con le persone più vicine, il dolore che ho provato ricevendo la notizia della morte di Maurizio Soliani. Una fine tragica, violenta e assurda, che ci ha strappato una persona preziosa.

Ho incontrato Maurizio per l’ultima volta solo pochi giorni fa: l’avevo trovato fisicamente un po’ affaticato, ma disteso e cordiale. Commentava con altri la riuscita di uno spettacolo a cui aveva collaborato al Teatro Europa. Era contento, ma da quel perfezionista che era, aveva rilevato le parti migliorabili della resa sonora e stava scambiando le sue opinioni con i colleghi. In mezzo alla ressa del dopo-spettacolo ci siamo scambiati un saluto veloce , qualche parola e poi non ci siamo più visti per il resto della serata.
Ora che non avrò più la possibilità di parlargli, cerco di ricordare tutto quello che sapevo di lui, cerco di scoprire da chi lo conosceva meglio di me tutte le cose che non sapevo di lui.

Ricordo che mi telefonò qualche tempo dopo la perdita della madre: pur nel momento dolorosissimo del lutto, ci teneva a ringraziarmi di aver partecipato al funerale e di essergli stato vicino in quel momento. Parlammo a lungo: soprattutto di musica. Stava lavorando al suo metodo compositivo, stava cercando di infondere rigore e forma alle sue intuizioni. Ieri ho ripensato con amarezza a quella conversazione, leggendo un articolo su un giornale cittadino in cui si affermava, con insultante approssimazione, che Maurizio aveva “l’hobby della musica”. No, aveva una passione infinta per la musica: possedeva sensibilità, estro e competenza. L’atteggiamento distaccato e noncurante del dilettante non gli apparteneva.
Quella volta (e in molte altre occasioni) mi parlò anche dei suoi studenti dell’Enaip: si preoccupava per loro, li ascoltava e li capiva. Il loro futuro era una delle cose che gli stava più a cuore. Detestava la superficialità con cui a volte si parla “dei giovani”.

Maurizio aveva a volte atteggiamenti burberi e sanguigni, anche bruschi. Mi è capitato spesso di pensare che avrebbe dovuto prendere la vita con più calma e imparare a rilassarsi. Ma lui possedeva un intelletto irrequieto. Viveva la sua attività artistica con un’intensità bruciante, inconcepibile per chi ama la vita tiepida. Negli ultimi tempi stava portando avanti alcuni progetti a cui teneva molto e che ora spero non vadano perduti.

Ho qui accanto a me alcuni giornali e guardo gli articoli che parlano della tragedia che lo ha portato via. Vorrei che raccontassero tutto quello che ci ha lasciato, la sua musica, la sua forza, il ruvido inesauribile affetto che provava per gli amici. Vorrei che raccontassero Maurizio a chi non lo conoscerà mai…

Aggiornamento (30/06): le esequie verranno celebrate venerdì 2 luglio nella Chiesa del Corpus Domini (p.le G. Rolla 3, Parma), la cerimonia inizierà alle 08.30. Il corteo funebre partirà dall’Ospedale Maggiore, dove la camera ardente sarà aperta dalle ore 07:00. Il rosario si terrà giovedì 1 luglio alle 20.30, sempre presso il Corpus Domini.

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Guido Ponzini: Impro on Fretless Bass

Il basso fretless per me è sempre stato uno degli strumenti più affascinanti: il suono inconfondibile, il senso di libertà (niente “speedbumps”, come diceva il vecchio Jaco Pastorius riferendosi ai tasti), la grande duttilità nel ricoprire il ruolo di accompagnatore o di solista.
Quando il mio amico Guido Ponzini mi ha detto di essersi comprato un Fender Jazz fretless, ho iniziato a chiedermi come avrebbe adattato il suo stile a questo strumento. Di solito chi suona il basso senza tasti tende a prediligere i fraseggi “cantabili” alla Pino Palladino, con molto vibrato, bending e sonorità miagolanti spesso ottenute con Chorus e Flanger; Guido invece ama il suono non effettato, è molto ritmico e impiega spesso tecniche percussive come il tapping, che gli vengono dagli anni di pratica sullo Stick.
Naturalmente mi stavo ponendo la domanda sbagliata: i veri musicisti non si adattano allo strumento, ma lo interpretano.
Ecco qui un bel video in cui Guido mostra, con la tecnica e il gusto che gli sono caratteristici, il suo particolare approccio al basso fretless: buon ascolto a tutti!

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Fab Risponde

Oggi ho dato un’occhiata ai termini di ricerca inseriti dai visitatori del blog, giusto per vedere che cosa li ha portati qui (nella maggior parte dei casi, direi i capricci di Zio Google…). Perciò questo post si propone il meritevole compito di rispondere alle domande e ai dubbi più frequenti di chi si trova a passare di qui: ovviamente non sto nemmeno a dirvi che non ho alcuna competenza per la maggior parte delle cose che scrivo, quindi decidete un po’ voi se seguire o no i miei vaticinii.

Leggete le Q&A dopo il salto pagina.

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Vladimir Denissenkov Live al Quirinale

Una notizia che interesserà senz’altro tutti quelli che, durante il concerto di Guido Ponzini del 19 febbraio, hanno apprezzato il virtuosismo e l’energia del fisarmonicista Vladimir Denissenkov.
Domenica 29 marzo, Vladimir suonerà al Palazzo del Quirinale, nell’ambito della rassegna dei Concerti nella Cappella Paolina:
http://www.quirinale.it/palazzo/ConcertiPaolina/Concerto2009-03-29.htm

Il concerto sarà trasmesso su Radio Tre a partire dalle 11.50: buon ascolto!

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Jacqueline Perkins Live in Parma

Non posso fare a meno di notare, con grande piacere, che ultimamente i miei amici artisti stanno intensificando le loro attività (vedi post precedenti).

Alla lista si aggiunge Jacqueline Perkins, raffinata e intensa cantante e chitarrista di Sparta, South Carolina: il 6 marzo alle 21.30 si esibirà dal vivo all’Auditorium Toscanini di Parma con una band a dir poco stellare, per presentare il suo nuovo CD “The Still Awakening”.

Jackie è un’autrice originalissima, che parte dal solco della tradizione Folk ma si muove in territori assolutamente innovativi e attuali; il suo approccio alla chitarra è al tempo stesso complesso e limpido, la sua voce è letteralmente indimenticabile. Per me, che l’ho conosciuta per lavoro e non sapevo nulla della sua carriera artistica, ascoltarla per la prima volta è stata una delle scoperte più gradite. Mi auguro che sia così anche per quelli tra voi che non l’hanno ancora sentita.

Il line up della sua Exotique Band è un concentrato di talenti:

Gabin Dabiré, vocalist e chitarrista nato in Burkina Faso, è uno dei principali ambasciatori della moderna cultura africana nel nostro Paese, oltre qualunque barriera di definizione o etichetta.
Paul Dabiré, percussionista, condivide con il fratello Gabin l’approccio “totale” alle espressioni artistiche e al dialogo fra le diverse culture.
Massimo Varini, chitarrista, vanta collaborazioni con i più prestigiosi cantanti e cantautori italiani (tra cui Mina, Adriano Celentano e Vasco Rossi) e un numero sterminato di passaggi televisivi.
Michael Manring, bassista, è semplicemente una delle figure più carismatiche e innovative presenti sulla scena mondiale. Eletto “Bassist of the Year 2004” dai lettori di “Bass Player Magazine”, Manring è un virtuoso estremo del fretless ma anche un compositore sperimentale di assoluto valore.

Quindi l’appuntamento è per:

Venerdì, 6 Marzo
AUDITORIUM TOSCANINI
via Cuneo, 6 PARMA
ore 21,30
ingresso libero

Dopo il salto pagina, il comunicato ufficiale.

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“Occhi Verdi Color Di Foglia…”: Tributo a Fabrizio De André

Di questi tempi (giustamente) si moltiplicano i tributi a Fabrizio De André: io vi segnalo quello che si terrà a Parma il 27/02, ore 21.00, presso l’Auditorium Paganini, perché ci saranno diversi amici che di sicuro ci offriranno una bella serata.

L’evento, intitolato “Occhi Verdi Color Di Foglia…”, sarà composto da musica e letture, con un cast decisamente interessante: tra i musicisti, Massimo Bubola, Bernardo Lanzetti ed Extra Band, Mascia Foschi e Tiberio Ferracane, Alberto “Maninblù” Padovani (accompagnati da Enrico Fava), Manuel Badu, il chitarrista Michelangelo Ferilli, Lorenzo Cavazzini, Rossella Volta & Cris Maramotti, Roberta Di Mario, Lorenzo Lollo Campani e Stefano Carrara, Gabriele Lorenzetto e Simone Franchi degli Outseason, il gruppo-tributo Anime Salve di Gianquinto Vicari in veste di resident band. Consentitemi una menzione speciale per Michela Ollari, che è una di quelle cantanti che qualunque musicista vorrebbe accompagnare almeno una volta.

Come se questo non bastasse, interverrà anche la straordinaria arpista Carla They, un’interprete con un curriculum di primissimo piano che si muove con disinvoltura tra il repertorio classico, la musica celtica e il jazz.

Le letture, tratte da brani dello stesso De André ma anche da Edgard Lee Masters, Georges Brassens, Riccardo Mannerini e Alvaro Mutis, saranno a cura di Alessandra Azimonti, Loredana Scianna, Umberto Fabi e Raffaele Rinaldi.

I biglietti sono in vendita presso il Teatro Regio, al costo di 10 € per il primo settore e 7 € per il secondo.

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Musica da Scaricare: Legale e di Alta Qualità

A pochissimi giorni dal concerto all’Auditorium Paganini, gli amici Guido Ponzini e Giovanni Amighetti lanciano un’ottima iniziativa tramite il sito di ArvMusic.

E’ ora possibile scaricare liberamente tantissimi brani degli artisti che collaborano con ArvMusic, non soltanto in formato MP3, ma anche WAV: il che significa ottenere  la stessa qualità dei CD. Con un po’ di pazienza e abbastanza banda, potete ascoltare ottima musica senza alcuna restrizione e senza dover sottoscrivere abbonamenti: soltanto, se vi è piaciuto quello che avete scaricato e volete mostrare in modo tangibile il vostro apprezzamento, potrete offrire una cifra a vostra scelta cliccando sul pulsante “Donate”.

Gli artisti rappresentati da ArvMusic sono personaggi del calibro di Guo Yue, Ayub Ogada, Vladimir Denissenkov, Tiziana Ghiglioni, Wu Fei e naturalmente Giovanni Amighetti e Guido Ponzini. E visto che molti di questi musicisti saranno presenti al concerto del 19 febbraio a Parma, quale migliore occasione per iniziare a conoscerli e poi venirli a sentire dal vivo?

Desidero perciò rinnovare i miei personalissimi complimenti a Guido e Giovanni per l’opportunità che hanno deciso di offrire a tutti i visitatori del loro sito: spero che questa iniziativa abbia il successo che merita e che venga apprezzata da chi ama la buona musica.

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Guido Ponzini Live all’Auditorium Paganini di Parma

Update  importante ( 17/01 ): Per chi vuole proporre un proprio brano realizzato con Wii Music: presso questo link ci sono i dettagli che spiegano come partecipare. 

Ecco, questo è un post che aspettavo con ansia di poter scrivere: il 19 febbraio, all’Auditorium Paganini di Parma, si terrà il concerto dell’amico Guido Ponzini!
Sarà un’occasione per vederlo su un palco assieme a musicisti del calibro di Guo Yue, Giovanni Amighetti, Adel Salameh e altri artisti eccezionali: per gli appassionati del Nintendo Wii Music l’evento sarà particolarmente interessante perché comprenderà una performance live realizzata proprio con questo software. Insomma, è un appuntamento da non mancare assolutamente!

Dopo il salto-pagina, troverete il comunicato stampa ufficiale diramato da Nintendo con tutti i dettagli sull’evento

Clicca QUI per il Comunicato Stampa

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Cos’hanno in comune Voyager, Fabio Fazio, il Senato della Repubblica e Giovanni Allevi?

…risposta: sono tutti fervidi ammiratori di Giovanni Allevi. Beh, Fazio è ammiratore di tutti, non fa testo.

Dopo il concerto di Natale al Senato, si parla molto di Allevi: nei giorni scorsi Uto Ughi lo ha stroncato senza pietà in un’intervista su La Stampa, ma in compenso il coro dei suoi ammiratori è sempre ben udibile e soprattutto, autorevole. Un paio di sere fa ho assistito per 10 secondi a un dibattito (lui presente) su una rete nazionale, il cui tema riassunto in estrema sintesi era “perché Giovanni Allevi è Dio?”

Io ho saputo di questo riccioluto fenomeno molto in ritardo (cosa non nuova per me: vedi altre mie imbarazzanti carenze su Moccia, Harry Potter, Ikea etc.); ho ascoltato alcune delle sue cose più jazzistiche e a chi me l’aveva proposto entusiasticamente ho ribattuto che non mi sembrava niente di nuovo. Chiedo perdono se sembro vanitoso, ma ho una discreta memoria musicale e quei pezzi mi suonavano tanto come il  Keith Jarrett del “Köln Concert”, fatte le molto debite proporzioni: non sapevo che il paragone fosse già stato ampiamente dibattuto da chi ne sa più di me.

Non ho nulla contro Allevi e la sua musica, in linea di principio: per me è puro e semplice easy listening non molto diverso da quello di Richard Clayderman e non mi piace, ma non c’è nulla di male se qualcuno la pensa diversamente e lo ascolta volentieri. Se lui guadagna bene con la sua musica, ok: buon per lui, non mi scandalizzo. Non posso neanche dire di invidiarlo: come musicista sono troppo scarso per sentirmi in competizione con un professionista – e poi io invidio di tutto cuore solo gli artisti che mi piacciono, non quelli che hanno successo. Però ho qualche problema quando le Autorità e i media santificano il divo di turno, salutando in lui il nuovo Mozart e l’icona culturale del nuovo millennio (peraltro in modo abbastanza arbitrario: non è che manchino artisti con curricula prestigiosi). Peggio mi sento se è lo stesso Allevi a porsi sul capo la corona dell’Eletto, cosa che a quanto pare fa abbastanza spesso. Ma al di là del singolo caso è il sistema, il meccanismo, quello che offende. Clicca QUI per continuare

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