Sottotitolo: esiste tutta una serie di buoni motivi per cui se andate al cinema con Guido Ponzini, il film lo dovete scegliere voi.
Preambolo: io non so scrivere recensioni, ma a differenza di numerosi critici, descrivo quello che vedo effettivamente sullo schermo (aggiungendo qualche inutile considerazione personale). Ciò significa che questa entry è piena di SPOILER: se pensate di andare a vedere il film “The Strangers“, vi sconsiglio di leggere oltre questo punto. Non vi svelerò comunque il finale, ma non posso fare a meno di riportare generose porzioni della trama. Siete avvisati.
Il mitico Sacco di Juta
Stasera ero a cena con Guido, in uno di quei centri commerciali che di solito vengono invasi dagli zombi nei film di Romero; a un certo punto, lui propone di andare a vedere questo film appena uscito, “The Strangers”. Io non sono appassionatissimo di horror, specialmente se visti in quei cinema con il Mega-Ultra-Surround-Total-Experience dove un passero che plana su un davanzale fa il rumore di un B-17 quadrimotore che vi atterra in salotto; peraltro avevo visto il trailer e mi sembrava un filmaccio piuttosto ignorante. Mentre discutiamo le varie possibilità uscendo dal locale, lui insiste che vuole vedere la locandina per decidere se gli interessa o no. Io rispondo incautamente che la locandina in questione mostra un fesso con un sacco di juta in testa e a questo punto assisto a una formidabile reazione: Guido, sfoggiando un atletismo di cui non lo ritenevo capace, scende a precipizio dalla scala mobile su cui ci troviamo e si fionda verso la biglietteria del cinema, lasciandomi immammalucchito sul primo gradino. Quando lo riacciuffo (e ormai ha già comprato i due biglietti) si giustifica dicendo che adora i sacchi di juta. Quindi il primo consiglio che posso dare alle mie gentili lettrici è che, se vogliono concupire il giovane e talentuoso Guido, devono procurarsi senz’altro degli indumenti di juta: pruderanno un po’, ma l’effetto fetish è garantito.
Con queste inquietanti premesse entro in una sala piuttosto affollata, prendo posto accanto a un Guido ormai in preda alla frenesìa e mi dispongo a vedere “The Strangers”.
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